Le prove, le lotte e le consolazioni della vita cristiana | Capitolo 1 libro 7 | Suor Maria Lataste
Gloria e lode, amore e gratitudine siano dati per sempre a Gesù nel santissimo sacramento dell’altare, al Padre e allo Spirito Santo nei secoli dei secoli, Amen.
LIBRO SETTIMO, capitolo 1
Un giorno il Salvatore Gesù mi parlò così: “Figlia mia, la vita dell’uomo sulla terra è una fatica. La vita è un pellegrinaggio, il mondo un luogo di esilio, il corpo una prigione, ogni momento una lotta dell’uomo contro se stesso. Ecco perché, secondo la mia parola, il regno dei cieli soffre violenza. Non hai mai considerato con attenzione la vita dell’uomo: è soggetta a continui cambiamenti. A volte marcia con forza e coraggio verso la fine, a volte con debolezza e codardia. Oggi è pieno di fuoco; domani, senza movimento. A volte si alza e sembra penetrare nei cieli per la sublimità e la grandezza delle aspirazioni della sua anima; pochi istanti dopo striscia a terra. Guardalo, il suo volto raggiante di gioia; rivederlo, la sua fronte è offuscata dall’angoscia e dal dolore.
“Non sempre questi diversi stati dell’anima dipendono da lei stessa, Dio la mette alla prova agendo così. Dio non sostiene sempre le anime allo stesso modo; a volte sembra ritirarsi con le sue grazie, le sue consolazioni, la sua forza, il suo sostegno; abbandona le anime a se stesse, affinché sentano meglio la loro miseria e il loro nulla, per farle lottare, per esercitarle nel combattimento, per dimostrare loro quanto sono impotenti senza di Lui e per accrescere i loro meriti. Dio agisce in questo modo per far comprendere alle anime, anche le più perfette e sante, che la perfezione assoluta non esiste sulla terra, che quaggiù non c’è nulla di stabile e che bisogna lottare sempre. Dio fa questo per mostrare alle anime che la vita sulla terra è come la vita di un bambino, che ha sempre bisogno di suo padre e di sua madre finché è bambino, e la vera virilità avviene solo in paradiso. Dio agisce in questo modo affinché l’anima, appesantita dal peso del suo corpo, si distacchi il più possibile da questo compagno di viaggio per attaccarsi solo a Dio. Dio agisce in questo modo affinché, nei momenti di siccità, di aridità o di freddo, l’anima si rivolga a Lui, supplicandola di far cadere su di essa una rugiada piena di freschezza e di fecondità, e di riscaldarla con l’ardore del suo amore.
“Perciò, figlia mia, in qualunque stato ti trovi, abbi sempre cura di pensare a Dio. Fai uno sforzo gentile per andare verso di lui. Lanciagli un grido di allarme, oppure mettiti al suo cospetto, riporta la tua mente a lui. Dimentica tutto il resto; dolori, pene, afflizioni, fatiche, esercizi di pietà; se sei unito a Dio, tutto andrà bene. La tua vita potrà essere faticosa, cioè dolorosa, ma questa fatica ti porterà verso Dio e ti genererà alla gloria. »