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Le prove, le lotte e le consolazioni della vita cristiana | Capitolo 5 libro 7 | Suor Maria Lataste

Le prove, le lotte e le consolazioni della vita cristiana | Capitolo 5 libro 7 | Suor Maria Lataste

Pochi giorni dopo questa intervista, mi sono ritrovato in uno stato di sconforto come non avevo mai sperimentato. Il Salvatore Gesù è venuto da me e mi ha detto: “Che ti succede, figlia mia? – Signore, ho risposto, mi sento debole, languida, sfinita; ma spero in te. – Coraggio, figlia mia, te l’ho detto, la vita è disseminata di dolori e contraddizioni; non lasciarti scoraggiare; al contrario, mantieni sempre dentro di te questi pensieri di speranza e di fiducia in me.

Molte volte avete visto una croce, una corona di spine, una lancia che erano destinate a voi, le ritroverete nelle sofferenze che dovrete sopportare. Sei ancora solo all’inizio delle tue tribolazioni; quello che stai vivendo in questo momento è poco rispetto a quello che sperimenterai. Cosa sarebbe, infatti, figlia mia, se tutte le creature si rivoltassero contro di te; se dovessi sopportare i rigori del freddo e il caldo del sole; se la malattia ti costringesse a letto; se gli uomini si unissero tra loro per opporvi, per farvi soffrire, per calunniarvi, per colmarvi di ingiurie e maltrattamenti; se il diavolo ti suggerisse mille tentazioni; se Dio non ti ha dato l’abbondanza delle sue grazie; se non venissi a consolarti, ad incoraggiarti e a rafforzarti? Abituatevi a sopportare pazientemente queste piccole cose. Questa pazienza ti darà la forza; combatti sempre, combattere ti rende potente e vigoroso.

Quando ti vedi senza forze o prossimo a soccombere, grida a Dio, abbandonati alla sua misericordia; attaccati a me; guardami mentre porto la croce sulla via del Calvario; guardami attaccato a questa croce, con le mani e i piedi forati, il costato aperto. Il mio sguardo sarà per te come un bastone al quale ti appoggerai. Allora pensa che non sei il solo sottoposto a queste dure prove. Dillo a te stesso che sono comuni a tutti i figli di Dio, che li risparmia per accrescere i loro meriti. Guarda come il profeta parla delle sue tribolazioni nei suoi santi cantici.

Cammina sempre, dice, con la faccia triste e abbattuta; è arido e sterile come una terra senz’acqua, ma spera in Dio. Per consolarsi e riprendere coraggio, dice che i suoi giorni passano come l’ombra che svanisce alla sera; aggiunge, per stimolarsi ad usarli meglio, “Poiché tutti i figli di Dio sono sottoposti a prove crudeli, dolori e tribolazioni di ogni genere, poiché ho dovuto sopportarle io stesso, ebbene! figlia mia, non respingerli; accettateli con gratitudine, e desiderate soffrire sempre più per accrescere sempre più i vostri meriti, e diventare immagine suggestiva del vostro Redentore.