IL mese trascorso è stato di palpabile dolore mentre il Signore continua ad avvertire che c’è così poco tempo rimasto. I tempi sono dolorosi perché l’umanità sta per raccogliere ciò che Dio ci ha implorato di non seminare. È doloroso perché molte anime non si rendono conto di essere sull’orlo della separazione eterna da Lui. È doloroso perché è giunta l’ora della passione della Chiesa stessa quando un Giuda si solleverà contro di lei.1 È doloroso perché Gesù non solo viene trascurato e dimenticato in tutto il mondo, ma abusato e deriso ancora una volta. Quindi, è giunto il Tempo dei tempi in cui ogni illegalità scoppierà in tutto il mondo.
Prima di proseguire, rifletti per un momento sulle parole piene di verità di un santo:
Non temere ciò che potrebbe accadere domani. Lo stesso Padre amorevole che si prende cura di te oggi si prenderà cura di te domani e ogni giorno. O ti proteggerà dalla sofferenza o ti darà una forza inesauribile per sopportarla. Sii in pace allora e metti da parte tutti i pensieri e le fantasie ansiose. —San Francesco di Sales, vescovo del XVII secolo
In effetti, questo blog non è qui per spaventare o impaurire, ma per confermarvi e prepararvi affinché, come le cinque vergini sagge, la luce della vostra fede non venga spenta, ma brilli sempre più intensamente quando la luce di Dio nel mondo sarà completamente affievolita e l’oscurità completamente sfrenata.2
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora. (Matteo 25:13)
Il Restritore…
Nel 2005, scrissi in The Restrainer (sotto la spinta di un vescovo) di come stavo guidando da solo nella Columbia Britannica, in Canada, diretto al mio prossimo concerto, godendomi il paesaggio, immerso nei miei pensieri, quando all’improvviso udii nel mio cuore le parole:
Ho sollevato il dispositivo di ritenuta.
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Ho sentito qualcosa nel mio spirito che è difficile da spiegare. Era come se un’onda d’urto avesse attraversato la terra, come se qualcosa nel regno spirituale fosse stato liberato.
Quella notte nella mia stanza di motel, chiesi al Signore se ciò che avevo sentito fosse nelle Scritture, dato che la parola “restrainer” non mi era familiare. Afferrai la mia Bibbia che si aprì direttamente a 2 Tessalonicesi 2:3. Iniziai a leggere:
…[non siate] scossi all’improvviso fuori di voi, o… allarmati né da uno “spirito”, né da una dichiarazione orale, né da una lettera presumibilmente da noi, secondo cui il giorno del Signore è vicino. Nessuno vi inganni in alcun modo. Perché se prima non viene l’apostasia e non viene rivelato l’empio…
Cioè, l’“apostasia” (ribellione) e “l’empio” (Anticristo) essenzialmente inaugurano “il giorno del Signore”, dice San Paolo, un giorno sia di rivendicazione che di giustizia3 (il Giorno del Signore non è un periodo di 24 ore, ma ciò che potrebbe essere giustamente chiamato l’era finale prima della fine del mondo. Vedere Altri due giorni). Come si può non ricordare a questo punto le sorprendenti parole dei papi a questo riguardo?
L’apostasia, la perdita della fede, si sta diffondendo in tutto il mondo e nei più alti livelli della Chiesa. —PAPA PAOLO VI, Discorso nel sessantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, 13 ottobre 1977
Infatti, Papa Pio X – nientemeno che in un’enciclica – suggerì che sia l’apostasia che l’Anticristo potrebbero essere già presenti:
Chi non vede che la società, più che in qualsiasi altra epoca passata, soffre oggi di una terribile e profonda malattia che, sviluppandosi ogni giorno e corrodendo il suo essere più intimo, la trascina alla distruzione? Voi capite, Venerabili Fratelli, di che malattia si tratta: l’apostasia da Dio… Quando si considera tutto questo, c’è una buona ragione di temere che questa grande perversità sia come un assaggio, e forse l’inizio di quei mali che sono riservati agli ultimi giorni; e che possa già esserci nel mondo il “Figlio della perdizione” di cui parla l’Apostolo. — E Supremi, Enciclica Sulla restaurazione di tutte le cose in Cristo, n. 3, 5; 4 ottobre 1903
Ma c’è qualcosa che “frena” l’apparizione di questo Anticristo. Perché, con la mascella spalancata quella notte, ho continuato a leggere:
E sapete ciò che lo trattiene ora, affinché sia rivelato a suo tempo. Perché il mistero dell’iniquità è già all’opera; solo colui che ora lo trattiene lo farà finché non sia tolto di mezzo. E allora l’empio sarà rivelato…
Ora, in questo aprile 2012, sento nuove parole su cui ho meditato per settimane, su cui ho parlato più volte con il mio direttore spirituale e che ora scrivo per obbedienza: il Signore rimuoverà completamente ciò che lo trattiene.
Cos’è il Restrainer?
I teologi sono divisi sul significato di queste misteriose parole di San Paolo. “Che cosa” è che trattiene? E chi è “colui che ora trattiene?” I primi Padri della Chiesa spesso sostenevano che il trattenente fosse l’Impero Romano, basandosi su Daniele 7:24:
Da questo regno sorgeranno dieci re; e dopo di loro ne sorgerà un altro, diverso dai precedenti, e abbatterà tre re. (Dan 7:24)
Ora, questo potere restrittivo [è] generalmente ammesso essere l’impero romano… Non concedo che l’impero romano sia scomparso. Tutt’altro: l’impero romano rimane anche oggi. —Beato Cardinale John Henry Newman (1801-1890), Sermoni dell’Avvento sull’Anticristo, Sermone I
E tuttavia, San Paolo si riferisce anche a “colui che trattiene”, come in una persona o forse in un’entità angelica. Dal commento biblico di Navarra:
Sebbene non sia del tutto chiaro cosa intenda qui San Paolo (i commentatori antichi e moderni hanno offerto tutti i tipi di interpretazioni), la spinta generale delle sue osservazioni sembra abbastanza chiara: egli esorta le persone a perseverare nel fare il bene, perché questo è il modo migliore per evitare di fare il male (il male è il “mistero dell’illegalità”). Tuttavia, è difficile dire con precisione in cosa consista questo mistero dell’illegalità o chi lo stia frenando.
Alcuni commentatori pensano che il mistero dell’illegalità sia l’attività dell’uomo dell’illegalità, che viene frenato dalle rigide leggi imposte dall’Impero Romano. Altri suggeriscono che San Michele sia colui che trattiene l’illegalità (cfr. Ap 12:1; Ap 12:7-9; 20:1-3, 7) … che lo mostrano mentre combatte Satana, lo frena o lo lascia libero… altri pensano che il freno all’uomo dell’illegalità sia la presenza attiva dei cristiani nel mondo, che attraverso la parola e l’esempio portano l’insegnamento e la grazia di Cristo a molti. Se i cristiani lasciano che il loro zelo si raffreddi (dice questa interpretazione), allora il freno al male cesserà di applicarsi e ne conseguirà la ribellione. —Commento della Bibbia di Navarra su 2 Tess 2:6-7, Tessalonicesi ed Epistole pastorali, p. 69-70
L’Impero Romano originale crollò, anche se non completamente, sostengono alcuni storici, essenzialmente a causa della corruzione politica e morale. Parlando alla Curia Romana, Papa Benedetto XVI ha detto:
La disintegrazione dei principi chiave del diritto e degli atteggiamenti morali fondamentali che li sostengono ha fatto saltare le dighe che fino a quel momento avevano protetto la pacifica convivenza tra i popoli. Il sole stava tramontando su un mondo intero. Frequenti calamità naturali hanno ulteriormente accresciuto questo senso di insicurezza. Non c’era alcun potere in vista che potesse porre fine a questo declino. Tanto più insistente, quindi, era l’invocazione del potere di Dio: la supplica che venisse e proteggesse il suo popolo da tutte queste minacce. —PAPA BENEDETTO XVI, Discorso alla Curia Romana, 20 dicembre 2010
Credo che pochi si rendano conto della portata profetica delle parole di Papa Benedetto, scelte con cura alla vigilia del solstizio d’inverno, il giorno più buio dell’anno nell’emisfero settentrionale.4 Stava paragonando il declino di Roma alla nostra generazione. Stava sottolineando come “i principi chiave del diritto e degli atteggiamenti morali fondamentali che sostengono” la nostra società, stanno iniziando a crollare:
…il nostro mondo è allo stesso tempo turbato dalla sensazione che il consenso morale stia crollando, consenso senza il quale le strutture giuridiche e politiche non possono funzionare… Solo se c’è un tale consenso sugli elementi essenziali possono funzionare le costituzioni e il diritto. Questo consenso fondamentale derivato dall’eredità cristiana è a rischio… In realtà, ciò rende la ragione cieca a ciò che è essenziale. Resistere a questa eclissi della ragione e preservare la sua capacità di vedere l’essenziale, di vedere Dio e l’uomo, di vedere ciò che è buono e ciò che è vero, è l’interesse comune che deve unire tutte le persone di buona volontà. Il futuro stesso del mondo è in gioco. —Ibid.
In sostanza, il mondo è sull’orlo dell’illegalità. Ora, questo non significa necessariamente essere senza leggi, ma piuttosto abbracciare, codificare e promuovere falsità come se fossero verità. Perché abbandonare la verità oggettiva, che sostiene i principi della legge giusta, significa permettere all’intera struttura di crollare.
Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, per degradare reciprocamente i loro corpi, e hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura anziché il Creatore, che è benedetto in eterno. (Rom 1:24-25)
La voce della verità che trattiene gli uomini dalle loro passioni chiamandoli al pentimento e al ritorno sulla retta via, è stata affidata alla Chiesa…
La Chiesa trattiene
Gesù promise agli Apostoli: «Quando verrà lui, lo Spirito di verità, vi guiderà a tutta la verità». 5 Ma essi non dovevano nascondere questa verità sotto un moggio; piuttosto, furono incaricati di:
Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli… insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. (Mt 28,19-20)
…l’uomo peccatore ha bisogno della grazia e della rivelazione affinché le verità morali e religiose possano essere conosciute “da tutti con facilità, con ferma certezza e senza alcuna mescolanza di errore”. La legge naturale fornisce alla legge rivelata e alla grazia un fondamento preparato da Dio e conforme all’opera dello Spirito. — Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1960
Con la Rivoluzione francese,6 la divisione tra Chiesa e Stato divenne sistematizzata e i diritti umani iniziarono a essere definiti non più dalla legge naturale e morale, ma dallo Stato. Da allora in poi, l’autorità morale della Chiesa è stata continuamente erosa, tanto che oggi:
…alla fede cristiana non è più permesso di esprimersi visibilmente… in nome della tolleranza, la tolleranza viene abolita. —PAPA BENEDETTO XVI, Luce del mondo, Colloquio con Peter Seewald, p. 52-53
Il concetto illusorio di “tolleranza”,7 mentre crea un’illusione di “libertà”, ha portato al rifiuto della verità ispirata, conducendo così l’umanità a un nuovo tipo di schiavitù:
La Chiesa invita le autorità politiche a misurare i loro giudizi e le loro decisioni su questa verità ispirata su Dio e sull’uomo: le società che non riconoscono questa visione o la rifiutano in nome della loro indipendenza da Dio sono portate a cercare i loro criteri e obiettivi in se stesse o a prenderli in prestito da qualche ideologia. Poiché non ammettono che si possa difendere un criterio oggettivo del bene e del male, si arrogano un potere totalitario esplicito o implicito sull’uomo e sul suo destino, come dimostra la storia. —PAPA GIOVANNI PAOLO II, Centesimus annus, n. 45, 46
Infatti…
Con tragiche conseguenze, un lungo processo storico sta giungendo a una svolta. Il processo che un tempo ha portato alla scoperta dell’idea dei “diritti umani” – diritti inerenti a ogni persona e anteriori a qualsiasi Costituzione e legislazione statale – è oggi segnato da una sorprendente contraddizione… lo stesso diritto alla vita viene negato o calpestato… il diritto originario e inalienabile alla vita viene messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte del popolo, anche se è la maggioranza. Questo è il sinistro risultato di un relativismo che regna incontrastato: il “diritto” cessa di essere tale, perché non è più saldamente fondato sulla dignità inviolabile della persona, ma è sottomesso alla volontà della parte più forte. In questo modo la democrazia, contraddicendo i suoi stessi principi, si muove di fatto verso una forma di totalitarismo. —PAPA GIOVANNI PAOLO II, Evangelium vitae, “Il Vangelo della vita”, n. 18, 20
Un totalitarismo che è ormai di natura globale, grazie al fenomeno della globalizzazione. A questo si aggiungono le ripetute richieste di una moneta globale e di un “nuovo ordine mondiale”,8 mentre l’economia mondiale come la conosciamo continua a disintegrarsi.9 Ma non si tratta semplicemente di una dittatura economica o politica in formazione, bensì di una dittatura religiosa controllata da “coloro che hanno il potere di “creare” opinioni e imporle agli altri”.10
…una religione astratta e negativa viene trasformata in uno standard tirannico che tutti devono seguire. —PAPA BENEDETTO XVI, Luce del mondo, Una conversazione con Peter Seewald, p. 52
Un nuovo ordine mondiale in sé non è necessariamente malvagio; ma se la verità viene rifiutata – e la Chiesa che la proclama – ciò porterà alla fine all’accettazione di colui che Gesù chiama “bugiardo e padre della menzogna”. Per…
…senza la guida della carità nella verità, questa forza globale potrebbe causare danni senza precedenti e creare nuove divisioni all’interno della famiglia umana… l’umanità corre nuovi rischi di schiavitù e di manipolazione… — Caritas in Veritate, n. 33, 26
…schiavitù di colui al quale “il manipolatore” dà il suo potere: un Giuda,12 l’empio, il “figlio della perdizione”, l’Anticristo o la bestia:
Il dragone gli diede la propria potenza, il proprio trono e una grande autorità. (Apocalisse 13:2)
Egli raggiunge il potere quando ciò che lo “frena” viene rimosso.
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La roccia e il trattenimento
Quando era ancora cardinale, Papa Benedetto XVI scrisse:
Abramo, il padre della fede, è per la sua fede la roccia che trattiene il caos, l’incombente diluvio primordiale di distruzione, e quindi sostiene la creazione. Simone, il primo a confessare Gesù come il Cristo… ora diventa in virtù della sua fede abramitica, che è rinnovata in Cristo, la roccia che si erge contro la marea impura dell’incredulità e la sua distruzione dell’uomo. —PAPA BENEDETTO XVI (Cardinale Ratzinger), Chiamati alla comunione, Comprendere la Chiesa oggi, Adrian Walker, Tr., p. 55-56
Il Papa, successore di Simon Pietro, in virtù del suo ufficio divino di «roccia» e custode delle «chiavi del regno»,13 trattiene nella sua pienezza il «mistero dell’iniquità». Il Papa, però, non è solo: ci sono «pietre vive»14 costruite con lui sul fondamento che è Cristo, la pietra angolare,15 che conduce tutta la Chiesa alla verità tutta intera per mezzo del suo Spirito.
L’intero corpo dei fedeli… non può sbagliarsi in materia di fede. Questa caratteristica si manifesta nell’apprezzamento soprannaturale della fede (sensus fidei) da parte di tutto il popolo, quando, dai vescovi fino all’ultimo dei fedeli, manifestano un consenso universale in materia di fede e di morale. — Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 92
Quindi, l’intero corpo di Cristo partecipa al ministero petrino nella misura in cui rimane in comunione con lui. Allora, ciò che frena l’illegalità sfrenata, anzi, l’Anticristo, è la testimonianza morale e la voce della Chiesa, in comunione con il Santo Padre?
La Chiesa è sempre chiamata a fare ciò che Dio ha chiesto ad Abramo, cioè a fare in modo che ci siano abbastanza uomini giusti per reprimere il male e la distruzione. —PAPA BENEDETTO XVI, Luce del mondo, Conversazione con Peter Seewald, p. 166
Quando i cristiani cessano di brillare16, o quando quella luce è stata offuscata dal peccato e dalla corruzione, quella “voce” autorevole perde la sua forza morale e la sua credibilità. Allora il futuro non è più determinato da assoluti, ma da quella che Papa Benedetto chiama “una dittatura del relativismo”…
…che lascia come ultima misura solo il proprio ego e i propri desideri… —Cardinale Ratzinger (PAPA BENEDETTO XVI) Omelia pre-conclave, 18 aprile 2005
Possiamo quindi comprendere meglio perché ora, a quest’ora, il freno venga rimosso, in particolare alla luce degli scandali sessuali diffusi nel sacerdozio. Riguardo a questi peccati, Papa Benedetto non è stato vago:
Di conseguenza, la fede in quanto tale diventa incredibile e la Chiesa non può più presentarsi in modo credibile come l’araldo del Signore. —PAPA BENEDETTO XVI, Luce del mondo, Colloquio con Peter Seewald, p. 25
Anche San Michele Arcangelo, in quanto protettore della Chiesa, è vincolato dal libero arbitrio dei suoi membri se questi scelgono di scivolare nell’apostasia.
L’Impero Romano
Che dire dell’Impero Romano? La civiltà occidentale è costruita in parte sui principi dell’Impero Romano, in particolare sui principi giudaico-cristiani che ha adottato. Sotto l’imperatore Costantino, Roma divenne cristiana e da lì, il cattolicesimo si diffuse in tutta Europa e oltre. Il crollo dell’Impero Romano, quindi, potrebbe essere compreso, in parte, come il crollo di quella morale cristiana che lo sosteneva.
Questa rivolta [apostasia], o caduta, è generalmente intesa, dagli antichi padri, come una rivolta dall’impero romano, che doveva essere distrutto per primo, prima della venuta dell’Anticristo. Può, forse, essere intesa anche come una rivolta di molte nazioni dalla Chiesa cattolica che è, in parte, già avvenuta, per mezzo di Maometto, Lutero, ecc. e si può supporre che sarà più generale ai tempi dell’Anticristo. —nota a piè di pagina su 2 Tess 2:3, Douay-Rheims Holy Bible, Baronius Press Limited, 2003; p. 235
Oggi, si ritiene che l’Impero Romano sussista in qualche forma attraverso l’Unione Europea, che ha abbracciato il Trattato di Roma nel formare la sua unione economica. L’America, potrei aggiungere, trova le sue radici nel popolo europeo e, attraverso una storia di guerra quasi costante, ha costruito una sorta di impero in tutto il Medio Oriente e oltre. Altri credono che l’Impero Romano debba ancora risorgere nella sua forma finale prima di cadere per sempre. Il punto, tuttavia, è questo: la civiltà occidentale è in un collasso, dice Papa Benedetto.
Dio sta scomparendo dall’orizzonte umano e, con l’affievolirsi della luce che viene da Dio, l’umanità sta perdendo i suoi punti di riferimento, con effetti distruttivi sempre più evidenti. —Lettera di Sua Santità Papa Benedetto XVI a tutti i Vescovi del mondo, 10 marzo 2009; Catholic Online
La diga dell’illegalità sta per esplodere su un mondo il cui futuro, ha avvertito, “è in gioco”.
Cosa direbbe?
Se Papa Pio X fosse vivo oggi… camminando nei nostri centri commerciali la domenica, notando le nostre chiese vuote e chiuse,17 guardando un campione di sitcom serali e film di Hollywood, trascorrendo una giornata navigando su Internet, ascoltando i nostri conduttori radiofonici scioccanti, guardando parate pagane, paragonando i nordamericani paffuti agli africani affamati e contando il numero di nascituri che vengono decimati nell’utero a migliaia ogni giorno… sono quasi certo che lo sentiremmo urlare…18
…può darsi che vi sia già nel mondo il “Figlio della perdizione” di cui parla l’Apostolo. — E Supremi, Enciclica Sulla restaurazione di tutte le cose in Cristo, n. 5; 4 ottobre 1903
Nel nostro razionalismo, e di fronte al potere crescente delle dittature, Dio ci mostra l’umiltà della Madre, che appare ai bambini e parla loro dell’essenziale: fede, speranza, amore, penitenza. —PAPA BENEDETTO XVI, Luce del mondo, Colloquio con Peter Seewald, p. 164
Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà e al mondo sarà concesso un periodo di pace. —Nostra Signora di Fatima ai tre bambini del Portogallo; Messaggio di Fatima.
Fonte: https://afterthewarning.com/