L’ultimo sforzo
di Tianna Mallett

IMMEDIATAMENTE dopo la splendida visione di Isaia di un’era di pace e giustizia preceduta da una purificazione della terra, che lascia un residuo, egli scrive una breve preghiera di lode e ringraziamento per la misericordia di Dio, una preghiera profetica, come vedremo:

Tu dirai in quel giorno… Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò timore, perché il SIGNORE, DIO, è la mia forza e il mio cantico, ed egli è stato la mia salvezza. Attingerete acqua con gioia dalla fonte della salvezza… (Isaia 12:1-2)

Il Magnificat della Beata Vergine era un’eco di questo canto di vittoria, un canto che sarà riecheggiato dalla Chiesa in quella nuova era. Ma per ora, voglio guardare alla potente connessione cristologica delle parole di Isaia nei nostri tempi drammatici, e come esse siano parte dell'”ultimo sforzo” di Dio ora verso l’umanità…

L’ultimo sforzo

Proprio nel momento storico in cui Satana cominciò a seminare la menzogna filosofica del deismo, che cercava di trasformare Dio in un creatore freddo e distante, Gesù apparve a Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690 d.C.). Le rivelò il Suo Sacro Cuore fiammeggiante, ardente d’amore per la Sua creazione. Ancora di più, stava rivelando il Suo contro-piano alle menzogne ​​del drago:

Ho capito che la devozione al Sacro Cuore è un ultimo sforzo del Suo Amore verso i cristiani di questi ultimi tempi, Margherita_Sacro_Cuore proponendo loro un oggetto e un mezzo così calcolato per persuaderli ad amarlo. 

— Santa Margherita Maria, L’Anticristo e la fine dei tempi, Padre Giuseppe Iannuzzi, p. 65

Questa devozione fu l’ultimo sforzo del Suo amore che Egli avrebbe concesso agli uomini in queste ultime età, per sottrarli all’impero di Satana che Egli desiderava distruggere, e così introdurli nella dolce libertà del dominio del Suo amore, che Egli desiderava restaurare nei cuori di tutti coloro che avrebbero abbracciato questa devozione. —Santa Margherita Maria, www.sacredheartdevotion.com

E così, al culmine di quell’era filosofica, Dio cominciò a inviare Sua Madre più frequentemente nel mondo per richiamare continuamente i suoi figli al Suo Sacro Cuore. Nella meno nota apparizione a Pontmain, in Francia, Maria disse ai veggenti:

…Mio Figlio si lascia toccare il suo cuore. —17 gennaio 1871, www.sanctuaire-pontmain.com

Gesù vuole che il Suo Cuore sia toccato… perché le fiamme del Suo amore e della Sua misericordia penetrino e sciolgano i cuori degli uomini divenuti freddi in questi ultimi secoli a causa delle filosofie che li hanno condotti lontano dal suo Creatore.

E così, anche contro la nostra volontà, sorge nella mente il pensiero che ormai si avvicinano quei giorni dei quali Nostro Signore profetizzò: “E poiché l’iniquità è abbondata, la carità di molti si raffredderà” (Mt 24,12). — PAPA PIO XI, Miserentissimus Redemptor, Enciclica sulla riparazione al Sacro Cuore, n. 17

Come? Come sarebbe stato realizzato il Suo “ultimo sforzo” per convertire l’umanità prima di una grande purificazione della terra?

In una potente visione, a Santa Gertrude la Grande (m. 1302) fu concesso di appoggiare la testa vicino alla ferita nel petto del Salvatore. Mentre ascoltava il Suo Cuore che batteva, chiese a San Giovanni, l’amato Apostolo, come mai lui, la cui testa aveva riposato sul petto del Salvatore durante l’Ultima Cena, mantenne un silenzio assoluto sul palpitare dell’adorabile Cuore del suo Maestro nei suoi scritti. Gli espresse rammarico per il fatto che non ne avesse parlato per nostra istruzione. Il santo le rispose:

La mia missione era di scrivere per la Chiesa, ancora nella sua infanzia, qualcosa sulla Parola increata di Dio Padre, qualcosa che da sola avrebbe dato esercizio a ogni intelletto umano fino alla fine dei tempi, qualcosa che nessuno sarebbe mai riuscito a comprendere appieno. Quanto al linguaggio di questi battiti benedetti del Cuore di Gesù, esso è riservato alle ultime età, quando il mondo, invecchiato e divenuto freddo nell’amore di Dio, avrà bisogno di essere riscaldato di nuovo dalla rivelazione di questi misteri. —Legatus divinae pietatis, IV, 305; “Revelationes Gertrudianae”, ed. Poitiers e Parigi, 1877

Il linguaggio di questi battiti benedetti

L’immagine di Gesù che indica il Suo Sacro Cuore è un’immagine che si è diffusa in tutto il mondo. Statue, icone e dipinti di questa consolante immagine adornano le pareti di molte cattedrali e chiese, per non parlare di molte delle nostre case. Così, come la stella del mattino annuncia l’alba, questa immagine è stata l’araldo di un linguaggio in arrivo, un messaggio programmato da Dio verso questi ultimi giorni per toccare i cuori degli uomini. Quel linguaggio è la rivelazione della Divina Misericordia attraverso Santa Faustina, calcolata per essere conosciuta ai nostri tempi. Il Sacro Cuore, si potrebbe dire, è passato attraverso il prisma di Santa Faustina ed è esploso in un linguaggio di luce e amore. L’ultimo sforzo di Dio è il messaggio della Misericordia e, più specificamente, la Festa della Divina Misericordia:

Le anime periscono nonostante la Mia amara Passione. Io do loro l’ultima speranza di salvezza, cioè la Festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per tutta l’eternità. Segretaria della Mia misericordia, scrivi, racconta alle anime di questa Mia grande misericordia, perché il giorno terribile, il giorno della Mia giustizia, è vicino. —Gesù a Santa Faustina, La Divina Misericordia nella Mia Anima, n. 965

La fontana del Salvatore

Isaia profetizzò che, prima del “giorno” della giustizia, sarebbe stata offerta all’umanità “la fonte del salvatore”. Cioè, il Cuore di Gesù.

Per te sono disceso dal cielo sulla terra; per te mi sono lasciato inchiodare sulla croce; per te ho lasciato che il mio Sacro Cuore fosse trafitto da una lancia, spalancandoti così la sorgente della misericordia. Vieni, dunque, con fiducia ad attingere grazie a questa fonte… Da tutte le Mie ferite, come da ruscelli, sgorga la misericordia per le anime, ma la ferita nel Mio Cuore è la fonte di una misericordia insondabile. Da questa fonte sgorgano tutte le grazie per le anime. Le fiamme della compassione Mi bruciano. Desidero ardentemente riversarle sulle anime. Parla al mondo intero della Mia misericordia. —Gesù a Santa Faustina, La Divina Misericordia nella Mia Anima, n. 1485, 1190

E così, fratelli e sorelle, voi che avete atteso insieme nel Bastione del Cuore Immacolato di nostra Madre, sentite ora l’essenza della vostra missione?

Parlate al mondo intero della Mia misericordia.

Stiamo vivendo un’ora di misericordia. Il pastore capo della Chiesa ha ribadito questo messaggio durante il Natale (2010):

In ultima analisi, la guarigione può venire solo da una fede profonda nell’amore riconciliatore di Dio. Rafforzare questa fede, nutrirla e farla risplendere è il compito principale della Chiesa in quest’ora… —PAPA BENEDETTO XVI, Discorso alla Curia Romana, 20 dicembre 2010

Anche tu ora fai parte dell'”ultimo sforzo” di Dio. Se vivremo abbastanza per vedere l’Era di Pace non è un nostro problema. In questo momento, la natura sta barcollando sotto i peccati degli uomini. Gli scienziati ci dicono che i poli magnetici della terra si stanno spostando a una velocità senza precedenti e che, insieme allo spostamento dei poli del sole nello stesso momento, questo sta creando un effetto di raffreddamento sulla terra. È possibile che mentre i poli morali si spostano (ciò che è male è ora considerato bene, e il bene è spesso ritenuto male o “intollerante”), i cuori degli uomini si riflettano nella natura?

…perché l’iniquità è moltiplicata, la carità di molti si raffredderà.

La terra trema, letteralmente, segno che la “faglia” nelle anime degli uomini sta raggiungendo la massa critica. Presto, i cuori dell’umanità saranno squarciati, e il piccolo esercito di Nostra Madre sarà quei vasi attraverso i quali la misericordia di Dio sarà riversata in coloro che la riceveranno.

Il giorno sta arrivando: stiamo vivendo ora l’ultimo sforzo di Dio prima della purificazione del nostro mondo, il giorno della giustizia arriverà…

Quando la Chiesa, nei giorni immediatamente successivi alla sua istituzione, era oppressa sotto il giogo dei Cesari, un giovane Imperatore vide nei cieli una croce, che divenne allo stesso tempo il felice presagio e la causa della gloriosa vittoria che presto seguì. E ora, oggi, ecco un altro segno benedetto e celeste che viene offerto alla nostra vista: il Sacratissimo Cuore di Gesù, con una croce che sorge da esso e risplende con abbagliante splendore tra fiamme d’amore. Qui devono essere riposte tutte le speranze, da qui deve essere cercata e attesa la salvezza degli uomini. —PAPA LEONE XIII, Annum Sacrum, Enciclica sulla Consacrazione al Sacro Cuore, n. 12

L’ultimo sforzoPossa avvenire… [che] il Sacro Cuore di Gesù e il suo dolce e sovrano regno si estendano più ampiamente a tutti in ogni parte del mondo: il regno “della verità e della vita; il regno della grazia e della santità; il regno della giustizia, dell’amore e della pace”. —PAPA PIO XII, Haurietis Aquas, Enciclica sulla devozione al Sacro Cuore, n. 126

Mia figlia ha composto l’immagine qui sopra nello stesso momento in cui stavo preparando questa meditazione. Non sapeva di cosa stessi scrivendo. Abbiamo chiamato l’opera “The Last Effort”. Ho aggiornato questa meditazione, che è stata pubblicata per la prima volta il 19 gennaio 2010.   — Mark Mallett

Fonte: https://afterthewarning.com/